Procida
Procida (forse dal greco pròketai, “ciò che giace”) appare distesa e sonnacchiosa, a raggiungerla dal mare, col traghetto.
Ad appena un’ora da Napoli e mezzora da Pozzuoli, ci si ritrova su un tranquillo isolotto di poco meno di 4 km², nel caldo buono di casa, tra i limoneti, il sole, il mare e il pesce sempre fresco in tavola.
Le case dai colori pastello, affastellate l’una sull’altra, i pescherecci in movimento, le stradine tortuose, le spiagge e il mare sempre blu accolgono il turista e ne rapiscono lo sguardo. Nessuno di coloro che hanno compreso lo spirito, selvaggio e ospitale al tempo stesso, di questa isola di naviganti che hanno esplorato il mondo, è poi riuscito a separarsene completamente. Una parte di essi vive ancora tra queste baie, sogna ancora queste insenature, respira ancora l’aria salubre del mare di Procida.